Bevuto Troppo? 5 Integratori Infallibili Per Prevenire La Sbornia 🍹😴

Sbornia, sbronza, hangover: sono solo alcuni dei termini per riferirsi ai postumi dell’alcol. Ma abbiamo una soluzione per te.

Ah, che belli i fine settimana! Non c’è niente di meglio del festeggiare la fine di una lunga settimana di lavoro con gli amici bevendo fino a tarda notte. Purtroppo, però, il consumo di alcol ha un costo elevato per l’organismo, e nessuno vuole rimanere bloccato a letto il giorno dopo con una sbornia che non perdona.

Non tutte le speranze sono però perdute, e in questo caso la prevenzione è fondamentale. Ecco cinque semplici integratori che possono aiutarti a prevenire i brutti postumi della sbornia, in modo che tu possa continuare a festeggiare per tutto il weekend senza perdere un colpo.

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Che cos’è la sbornia?

I postumi dell’alcol, chiamati colloquialmente sbornia, sbronza o hangover, sono una condizione caratterizzata da una serie di sintomi fisici e mentali spiacevoli che si manifestano dopo un consumo eccessivo di alcol.

In genere comprende mal di testa, affaticamento, maggiore sensibilità alla luce e ai suoni, nausea, vomito, vertigini, alterazione della coordinazione e dell’equilibrio, tachicardia e respirazione, sudorazione, tremori, insonnia, ansia e disturbi dell’umore.

La sbornia può durare da alcune ore a 1-2 giorni, e la gravità dei sintomi è determinata in gran parte dalla quantità di alcol consumata in un determinato periodo di tempo e dallo stato di salute generale della persona che beve.

Cosa causa i postumi dell’alcol?

I postumi della sbornia si verificano perché l’alcol agisce su più organi del corpo provocando disidratazione e infiammazione. Il consumo di alcol provoca un aumento della minzione che porta a disidratazione e squilibri elettrolitici. Inoltre, il consumo di etanolo può provocare anche interruzioni del normale ciclo del sonno, con conseguente stanchezza o insonnia durante la sbornia.

L’etanolo ha anche effetti tossici sul fegato, che compromette la sua capacità di elaborare le tossine, con conseguente accumulo di sottoprodotti metabolici come l’acetaldeide, che contribuiscono ai sintomi della sbornia.

Negli esseri umani, sono due gli enzimi del fegato che metabolizzano l’alcol, attivandolo e allo stesso tempo trasformandolo in composti meno nocivi che il corpo è in grado di espellere più facilmente.

Questi due enzimi sono chiamati alcol deidrogenasi e aldeide deidrogenasi. Il primo enzima trasforma l’etanolo in un composto chiamato acetaldeide. Il secondo, l’aldeide deidrogenasi, trasforma l’acetaldeide in acido acetico, un composto relativamente innocuo per l’organismo.

È proprio questo step e questo enzima, l’aldeide deidrogenasi (ALDH) la causa principale dei postumi dell’alcol, e l’efficacia di questo enzima varia da persona a persona. In alcuni individui è quasi del tutto assente.

Si tratta di una mutazione genetica piuttosto comune in Asia; i principali sintomi della deficienza dell’enzima ALDH sono il rossore del viso quando si consuma alcol, la bassa tolleranza al bere (ci si ubriaca molto velocemente), e un hangover molto pronunciato, che può durare più giorni.

Le persone con una deficienza dell’enzima ALDH (molto comune negli asiatici) diventano rossi in viso quando bevono alcol, e hanno dei postumi piuttosto pronunciati.

Per finire, il metabolismo dell’alcol da parte del fegato incrementa la produzione di radicali liberi che danneggiano le cellule epatiche. È importante avere quindi una dieta ricca di verdura e frutta dalle proprietà antiossidanti.

Integratori per prevenire la sbornia

Ricapitolando, i postumi dell’alcol sono causati principalmente dalla disidratazione e dal metabolismo dell’alcol da parte del fegato, che genera radicali liberi e delle sostanze tossiche come l’acetaldeide.

Se la disidratazione è facilmente prevenibile bevendo più acqua o assumendo integratori di magnesio e potassio, è più complesso invece velocizzare il metabolismo dell’acetaldeide e proteggere così l’organismo.

Ci sono tuttavia integratori che, gli studi scientifici e la mia esperienza personale si dimostrano estremamente efficaci nel prevenire il dopo sbronza. Vediamo quali sono.

Sulforafano

Il sulforafano è una molecola contenente zolfo che si trova nelle verdure crucifere come i broccoli. Ha una serie di potenziali benefici per la salute, tra cui la prevenzione del cancro, gli effetti antinfiammatori e le proprietà antiossidanti.

Ciò che interessa a noi è tuttavia il suo effetto sull’enzima ALDH. Come abbiamo visto in precedenza, è l’efficacia di questo enzima a determinare la severità del dopo sbronza.

broccoli

Il sulforafano è unico in questo senso perché è in grado d’indurre questo enzima.1 In parole povere, il sulforafano attiva questo enzima facendolo funzionare più di quanto farebbe in assenza di questo composto.

Questo si traduce in una maggiore capacità del fegato di metabolizzare l’acetaldeide, il composto nocivo prodotto dal metabolismo dell’alcol.

Quando assumerlo? Per la scienza andrebbe assunto prima d’iniziare a bere ma per esperienza personale è efficace anche se assunto con l’ultimo drink o prima di coricarsi.

Diidromiricetina

La diidromiricetina (DHM o ampselopsina), un flavonoide, aumenta il metabolismo dell’alcol e del suo metabolita primario, l’acetaldeide, potenziando un’azione enzimatica chiave, esattamente come il sulforafano.

Oltre a liberare l’organismo da queste tossine, ha dimostrato di essere efficace nel bloccare l’alcol a livello neurologico legandosi ai recettori GABA al posto dell’alcol.2

Quando assumerlo? Prima o dopo aver bevuto. L’efficacia maggiore si ha se assunto 30 minuti prima d’iniziare a bere.

Agmatina

L’agmatina è un aminoacido e neurotrasmettitore derivato dall’aminoacido L-arginina.

È stata notata per i suoi effetti positivi sul dolore neuropatico e sulla tossicodipendenza. L’agmatina sembra ridurre i sintomi dell’astinenza e della dipendenza da alcol, come ansia e tremori.34

Quando assumerlo? Il giorno dopo aver bevuto. L’agmatina è nota per essere un agente gastroprotettivo, ma se associata all’alcol può favorire la formazione di ulcere.5

N-Acetilcisteina

La N-Acetilcisteina, anche nota come NAC, è un integratore alimentare in grado di aumentare i livelli dell’antiossidante endogeno glutatione.6

La NAC può potenzialmente ridurre gli effetti ossidanti dell’alcol ed è molto discussa sul web per via di questo motivo. Può proteggere il fegato dal consumo a lungo termine dell’alcol, tuttavia non sembra particolarmente efficace nel ridurre i sintomi dell’hangover.

La NAC ha anche proprietà anti-dipendenza e può ridurre il consumo di alcol.7

Quando assumerlo? La NAC va assunta esclusivamente prima di bere (idealmente 1500 mg). Dagli studi infatti si evince che la NAC protegge il fegato se assunta prima di bere, mentre, al contrario, aumenta il danno epatico se assunta dopo che si è bevuto.

Cardo mariano

Il cardo mariano, usato come medicina naturale da oltre 2000 anni, può accelerare la rigenerazione delle cellule epatiche e ridurre i depositi di fegato grasso che si formano con l’uso di alcol.

hand holding a milk thistle plant

È stato ipotizzato che il cardo mariano aumenti il tasso di sintesi proteica nel fegato, consentendogli di ripararsi più facilmente dai danni indotti dall’alcol.8

Il cardo mariano contiene silibinina, che si ritiene sia il principale componente attivo della pianta.9

Quando assumerlo? Generalmente il cardo mariano viene assunto come integratore quotidiano, ma può anche essere consumato dopo una notte di alcol per aiutare il fegato a disintossicarsi.

Altri consigli utili

Per finire, elenchiamo brevemente alcuni consigli pratici e confermati dalla scienza per ridurre la severità dell’hangover.

  1. Non bere a stomaco vuoto.
  2. Bere molta acqua durante la serata e prima di coricarsi.
  3. Riposare molto prima o dopo aver bevuto
  4. Evitare di combinare alcol con farmaci o stupefacenti
  5. Evitare bevande contenenti zucchero come alcuni cocktail
  6. Evitare di combinare bevande alcoliche al caffè e gli energy drink.

Conclusione

Nel corso della storia, l’alcol ha mantenuto il suo status di droga preferita dalla società. Di conseguenza, continuerà a essere usato in modo estensivo ed eccessivo da molti, nonostante i suoi potenziali rischi per la salute. Coloro che sono ben armati con la conoscenza delle sostanze sopra citate possono usarle per contrastare e superare le difficoltà neurologiche e fisiche causate dal consumo di alcol.

In fin dei conti, gli integratori possono aiutare solo fino a un certo punto a prevenire gli effetti negativi dell’alcol. Un approccio prudente e responsabile al consumo di alcol è in definitiva la componente più importante per un uso sicuro dell’alcol.

Fonti

  1. Sulforaphane accelerates acetaldehyde metabolism by inducing aldehyde dehydrogenases: relevance to ethanol intolerance (2013)
  2. Dihydromyricetin As a Novel Anti-Alcohol Intoxication Medication (2012)
  3. Effects of agmatine on ethanol withdrawal syndrome in rats (2000)
  4. Agmatine, an endogenous imidazoline receptor ligand modulates ethanol anxiolysis and withdrawal anxiety in rats (2010)
  5. Investigation on the mechanism involved in the effects of agmatine on ethanol-induced gastric mucosal injury in rats (2000)
  6. Alcohol and thermally oxidized pufa induced oxidative stress: role of N-acetyl cysteine (2004)
  7. N-acetylcysteine: A potential treatment for substance use disorders (2018)
  8. Biochemical effects of the flavonolignane silibinin on RNA, protein and DNA synthesis in rat livers (1986)
  9. Silibinin protects OTA-mediated TNF-alpha release from perfused rat livers and isolated rat Kupffer cells (2009)

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